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Nola – Gigli, definito il calendario delle questue – Si serrano le fila per giugno 2023

Manca l’ufficialità, per quella bisognerà attendere l’insediamento del nuovo CdA della Fondazione Festa dei Gigli, e la nomina del nuovo presidente. Ma la macchina organizzativa della kermesse nolana va avanti, sebbene in maniera autarchica.

Maestri di Festa che avrebbero definito inter pares il calendario delle Questue, punto dal quale le ritualità della kermesse vennero recise dalla pandemia, e con cui l’edizione 2023 dovrà riannodarsi. 

36 mesi dopo sarà, neanche a farlo apposta, la Corporazione del Salumiere a scendere di nuovo tra le strade del centro storico per svelare a città ed appassionati il 12 marzo idee, progetti e melodie per la sua esibizione di Giugno. Poi il resto: domenica 26 marzo toccherà alla Barca, il 16, 29 e 30 del mese di aprile toccherà a Calzolaio, Bettoliere e Sarto, mentre Beccaio e Fabbro saranno di turno rispettivamente il 7 e 21 maggio, mentre, come da tradizione, chiuderà la Corporazione dell’Ortolano con la Questua tra campagne e città il 27 maggio, a quasi un mese esatto dalla ballata del 25 giugno. Punto interrogativo, al momento, il Giglio del Panettiere, ancora indeciso sulla data della propria Questua.

Manca, come detto, la ratifica della Fondazione, ancora in attesa della nomina dei componenti del CdA in quota Diocesi. Per il momento, nessuna indiscrezione è trapelata sui nomi, ma il nodo dovrebbe esser sciolto in brevissimo tempo, con monsignor Marino che entro la fine della prossima settimana potrebbe già incaricare i designati.

Da qui, bisognerà correre veloci, Fondazione, Comune e protagonisti della kermesse: in fondo, giugno è dietro l’angolo, e all’orizzonte già si stagliano obiettivi, ma anche criticità, da raggiungere ed affrontare per le diverse componenti della Festa.

In primis, ci sarà da preparare città e cittadinanza al ritorno dei Gigli per le strade. E qui, soglia d’attenzione che dovrà necessariamente alzarsi ai livelli massimi, visto l’epilogo dell’edizione 2019 con il triste abbandono delle macchine da festa lungo il percorso, da bilanciare con l’entusiasmo, plausibilmente sregolato, del riappropriarsi della tradizione da parte dei nolani. Ordine pubblico, insomma, pinnacolo delle questioni da affrontare e da attenzionare con puntualità, se possibile, ancora maggiore rispetto l’ordinario livello che la kermesse impone.

Poi, le questioni da massimi sistemi, analiticamente sezionate nei due anni di pandemia: rilancio della Festa in termini di expertise e marketing, ma anche attenzione a questioni tutte interne come tutela del patrimonio artistico e culturale, con particolare attenzione alle botteghe in primis, ma anche vigilanza di maestranze, testi e canzoni. Temi spigolosi che l’amministrazione comunale, sindaco Buonauro in primis, e Fondazione, con il nuovo Presidente, dovranno affrontare senza tentennamenti ed in maniera chirurgica.

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