Nola – Gestione stadio “Sporting Club”: opportunità o patata bollente?
Dall’annichilimento del “Piazza d’Armi”, storica casa del Nola 1925, oggi ricettacolo di immondizia e dimora per abusivi, allo “Sporting Club”, l’impianto di via Seminario che ospita oggi la formazione bianconera e non solo, le varie amministrazioni comunali della città di Nola non sono state in grado di risolvere l’annosa “Questione Stadio”.
Ci prova ora l’amministrazione Buonauro, che ha emesso un bando di “affidamento in concessione del servizio di gestione dell’impianto sportivo comunale denominato “Sporting” di via Seminario n. 149”.
Sembra quasi una bella notizia. Ma scorrendo le pagine del bando qualche perplessità emerge. Come ad esempio i soli 9 anni di durata dell’affidamento; la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto, degli spogliatoi ed altri locali. Inoltre, il gestore deve garantire con imparzialità l’utilizzo dell’impianto a cittadini e associazioni sportive, enti di promozione dello Sport, discipline sportive associate, federazioni e istituti scolastici cittadini che ne facciano richiesta. E praticare quote agevolate per utenti che l’Amministrazione potrà indicare e per le Associazioni sportive aventi sede a Nola.
Il gestore ha l’obbligo, entro i primi 18 mesi dalla consegna, di riqualificare i due campi polifunzionali adiacenti al campo principale, inclusa l’allocazione di un locale spogliatoio ed i relativi allacci. Oltre al rifacimento totale del manto erboso del campo di calcio e del relativo sistema di drenaggio. Per tutti i predetti interventi si stima un importo omnicomprensivo pari ad € 180.000,00.
Una struttura che però, nonostante l’impegno delle gestioni che si sono susseguite negli anni, versa in uno stato di salute non ottimale. Sul piatto il campo di calcio in erba artificiale, regolarmente omologato per l’attività agonistica ma devastato dall’usura del tempo. Il manto erboso è in pessime condizioni, costante rischio per l’integrità fisica degli atleti. Due campetti polivalenti, fatiscenti, abbandonati e divorati dalla natura circostante. Una tribuna scoperta con annesso ed assolutamente insufficiente impianto di illuminazione.
Insomma, un bel carico di responsabilità per chi ha intenzione di prendere in gestione lo stadio di via Seminario. Responsabilità che potrebbero lasciare il bando a secco di contendenti, proprio perché le premesse non sembrano essere vantaggiose per chi poi effettivamente dovrà occuparsi della struttura in toto. Interrogativi che buona cronaca impone e che abbiamo provato a girare ai diretti interessati istituzionali, senza alcuna risposta.
Solo il tempo darà definizione di chi e quanti manifesteranno interesse e soprattutto coraggio a partecipare al restyling della nuova casa del Nola 1925.