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Nola – Fondazione Festa dei Gigli: Vecchione nuovo Presidente

NOLA – Un consiglio di amministrazione che si ricompone, quello della Fondazione Festa dei Gigli a Nola, nello stesso momento in cui viene invece a scadere anzitempo, a causa della mancata approvazione del bilancio di previsione, il secondo mandato per il sindaco Geremia Biancardi. Ultimo atto che spiazza un pò tutti, quella della fascia tricolore locale, che proprio nella giornata in cui si avvia verso la conclusione dell’esperienza da guida nolana, firma il decreto con cui conferisce il ruolo di Presidente della Fondazione Festa nolana.

Affidato all’ex dirigente Rai Lorenzo Vecchione il delicato compito, quando in città già si è già in pieno clima di festa, prossimi ad entrare nel vivo dell’edizione 2018 dell’importante tradizione locale. Legittimato alla nomina dei consiglieri il sindaco nolano ha optato, oltre che per la scelta ricaduta sulla new entry Vecchione alla presidenza, sulla riconferma dell’Architetto Umberto Barbalucca e del Dr Antonio Santella in qualità di consiglieri.

Un vuoto da colmare, con sostituzione attesa da tempo, quella del cambio di vertice della Fondazione Festa dei Gigli, dopo le dimissioni del già Presidente Raffaele Soprano, presentate all’indomani della chiusura dell’Edizione 2017. Furono affidate ad una lettera le ragioni della scelta di Soprano, afferenti a diatribe e incomprensioni con gli operatori della festa, criticità di livello organizzativo e strutturale che avevano reso impossibile il proseguimento del percorso comune.

A poco più di un mese dalla fase clou della Festa, la nomina del nuovo Presidente chiamato all’importante compito di mediare tra le forze in campo, incrementando in virtù della proprie competenze, i percorsi di promozione a livello nazionale ed internazionale della manifestazione, in un momento particolare per la città, che arriverà al Giugno nolano giudata dall’insediato Commissario Prefettizio.

Una scelta rispetto alla quale, a poche ora dalla comunicazione, non sono tardati i primi accenni di polemica in funzione delle tempistiche di attuazione. Opposizione consiliare già pronta a chiedere l’annullamento degli atti.

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