Nola – Fondazione Festa dei Gigli, CdA contestato: chiesto consiglio monotematico

Fondazione Festa dei Gigli, organismo voluto per rilanciare la festa attraverso norme e regole, condivise e approvate in consiglio comunale, che avrebbero dovuto organizzare un gruppo di lavoro capace di gestire la complessa macchina organizzativa, e di tenere lontano, per quanto possibile, la politica e i suoi rappresentati, dalla fonte decisionale del Consiglio di Amministrazione. E quello che sembrava una logica scelta e volontà predefinita, per favorire il rilancio della festa dei Gigli, in vista del riconoscimento Unesco, si è rivelato un paravento che ha confermato che nulla era cambiato. Da Ente a Fondazione, ma senza il rispetto dei parametri imposti dalla costituzione di una realtà che dovrebbe basare le sue attività su risorse proprie o contributi esterni. Una Fondazione senza portafoglio, tasche vuote con alla base un sostegno economico pensato dal sindaco Biancardi; un milione e 500mila euro che il comune dovrebbe versare nella casse della Fondazione, in 5 anni, con immobile a patrimonio, l’ex carcere mandamentale.
Ai buoni propositi la gaffe dell’aumento del numero delle commissioni passate da quattro e sette, e del numero dei componenti cresciuti da 9 a 49. Un’apertura alla città, così è stata giustificata la scelta di un CdA che ha ignorato lo statuto e disatteso quanto il consiglio comunale aveva votato.
Ormai il presidente Soprano e i membri del consiglio, sono finiti sotto il fuoco incrociato delle critiche e delle audizioni della commissione controllo e trasparenza, presieduta da Franco Ambrosio, che insieme ai consiglieri di opposizione Giannini, Bruno, Ruocco e Di Somma, hanno chiesto un consiglio monotematico in merito alla grave omissione commessa dai membri del Consiglio di Amministrazione.