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Nola, evadeva tasse con società fasulla: nei guai imprenditore del CIS

Un ingegnoso quanto illegale stratagemma per evadere le tasse e accumulare profitti illeciti. L’avidità, però, li ha portati dritti nelle mani della giustizia.

Tre gli imprenditori proprietari di un negozio di abbigliamento al Cis di Nola, finiti nelle indagini della Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura di Nola, a cui è stata notificata una misura cautelare di interdizione dell’esercizio dell’attività d’impresa e di cariche direttive della durata di un anno.

Al centro della vicenda due società: la prima, già gravata da debiti e fatture fasulle, fatta fallire ad arte. I beni aziendali, tra cui punti vendita, licenze e persino i dipendenti, erano stati poi ceduti a una nuova società creata appositamente a prezzi irrisori. In questo modo, i debiti della vecchia società svanivano nel nulla.

Ma la frode non si è fermata qui. La nuova società, pur gestendo gli stessi beni e lo stesso personale della vecchia, operando tra l’altro senza il peso dei debiti pregressi, riusciva anche a nascondere ulteriormente i profitti illeciti. I tre, accusati di gravi reati fiscali, tra cui l’associazione a delinquere, si sono visti recapitare la misura cautelare, e il sequestro della nuova società la somma di 4 milioni di euro, frutto delle illecite condotte.

Dalle indagini è anche emerso che la società in liquidazione, sempre per evitare le imposte, avrebbe contabilizzato bilancio passivi inesistenti per quasi 900mila euro.

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