Nola – Elezioni, ufficializzato il tavolo riformista
Le pedine vanno tutte mettendosi al proprio posto. Arrivano le prime ufficialità in vista delle elezioni a Nola: il tavolo progressista tira le somme e si presenta ufficialmente alla città.
Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, le civiche Uniti per Nola, Nola Democratica, Nola Bene Comune, Nola Nostra ed il Movimento Piazza D’Armi, questa la composizione della coalizione, costruita dalla base dell’esperienza Minieri ed oggi rimpinguata dalla discesa in campo dell’associazionismo e dalla società civile bruniana.
Un documento programmatico sarebbe già stato sottoscritto da tutti i componenti, con idee, progetti e visioni comune, ma con un importante primo paletto su cui si è battuto sin dalle prime riunioni: nessun accordo, nessuna inclusione, nessuna condivisione con quella parte di maggioranza che ha decretato la fine dell’amministrazione Minieri tre mesi fa.
Un punto che ha trovato grossa condivisione tra le varie anime del tavolo, ma che lascia agli attenti osservatori più di qualche perplessità vista la presenza pentastellata, tra i sottoscrittori della sfiducia verso l’ex fascia tricolore, ma che trova ragion d’essere guardando al più ampio quadro, nazionale e regionale, che sta andando profilandosi in queste settimane, viste le intese createsi tra PD e 5Stelle.
Stupisce l’assenza dell’ex sindaco Minieri. Tra gli agitatori del tavolo sin dalle prime riunioni, il già primo cittadino non avrebbe partecipato, nè in persona nè tramite suoi rappresentanti, agli ultimi appuntamenti della coalizione. Riflessioni in corso probabilmente da parte dell’ingegnere, con i rumors che lo vedrebbero comunque pronto a confermare il suo impegno con due liste di matrice civica, anche qualora non fosse scelto come frontrunner per la carica di sindaco.
E per la poltrona di primo cittadino, ancora nessun nome sarebbe stato avanzato. Intenzione della coalizione è arrivare anche qui a nozze con la massima tranquillità possibile, con un percorso di condivisione totale. Ogni lista sarà chiamata ad indicare la sua preferenza nelle prossime giornate, per poi presentare il nome prescelto alla città.
Via alle danze, perlomeno su questa sponda del fiume, mentre chi sembrava già pronto per guadare è rimasto fermo nel pantano dei veti. E’ il caso del tavolo dei “dissidenti”, che dopo il no del dottor Luigi Caliendo, sembrerebbe essersi bloccato sul possibile nome del candidato a sindaco. Varie le voci che si sarebbero alternate, con i borsini che a giorni alterni avrebbero indicato tra gli altri gli avvocati Luca De Risi e Mimmo Ruocco, passando per una possibile riproposizione dell’architetto Cinzia Trinchese, ma anche l’ex componente del CdA della Fondazione Festa dei Gigli, Vincenzo Santella.
L’impressione è che la composizione del tavolo riformista abbia disegnato i contorni dell’altra coalizione per forza di cose. Resta comunque improbabile la creazione di un possibile terzo polo, con la partita per la guida della città che potrebbe decidersi già al primo turno.
Si entra nel vivo. Sempre più vicino il 12 maggio, giorno di chiusura e consegna delle liste, settimana prossima che probabilmente sarà decisiva per il comporsi definitivo dello scacchiere.