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Nola – Dimissioni Minieri, tutto ancora da decidere

Doveva essere la resa dei conti, uno scontro acceso anche dal battage social scatenato dai diretti interessati nelle ore precedenti. L’incontro tra le forze di maggioranza del civico consesso del comune di Nola, chiamate a risolvere la crisi generata dalle dimissioni del sindaco Gaetano Minieri, si è però concluso in un nulla di fatto.

Soluzione, di conferma delle dimissioni o di rientro della crisi, ancora da attendersi dunque. Una riunione che comunque ha offerto spunti ed evoluzioni interessanti della situazione politica cittadina.

Il colpo di scena lo offre proprio il deciso cambio di passo della fascia tricolore, con Minieri che avrebbe reso nullo il famoso “patto” politico contenente le linee guida del rimpasto di giunta, sottoscritto da tutte le forze di maggioranza nell’inverno scorso.

Inoltre, Minieri avrebbe deciso di procedere ad una composizione “politica” della nuova giunta, chiedendo in modo esplicito a consiglieri e sostenitori di “metterci la faccia” nella nuova operatività che dovrà caratterizzare l’esecutivo di piazza Duomo.

Una presa d’atto da parte dei gruppi di maggioranza, che avrebbero però chiesto innanzitutto al sindaco di motivare e rendere chiare le decisioni che lo hanno spinto a presentare le sue dimissioni, non avendolo fatto né pubblicamente, né all’interno della discussione sui tavoli. Poi, un nuovo appuntamento per analizzare le soluzioni che Minieri dovrà portare sul tavolo.

Riunione dunque aggiornata a lunedì, quando tutti i protagonisti si siederanno di nuovo di comune accordo per cercare di trovare soluzione all’intricata matassa generata dalla crisi politica.

Molto probabilmente sarà Minieri il deus ex machina della crisi, ma nel mentre il tempo scorre. Restano a disposizione del sindaco 10 giorni (e da lunedì solo 7) per far quadrare gli equilibri all’interno della maggioranza.

Per lo meno, le parti ad oggi sembrano inclini al dialogo. Dopo i nervosismi delle ultime 24 ore, che sembravano portare alla definitiva rottura tra le parti in gioco, ora le cronache di palazzo restituiscono un quadro di calma apparente, sebbene di profonda incertezza.

La soluzione, se ci sarà, sarà per forza di cose compromissoria. Per il momento, l’unico dato certo sembrerebbe l’arretrare di Minieri rispetto alla sua richiesta di autonomia nella scelta dell’esecutivo, con l’attuale giunta che sembrerebbe avere le ore contate.

Ma resta una situazione colma d’incertezza, i cui esiti sono pressoché imprevedibili. Alla città non resta altro che attendere, con impazienza e nervosismo, lunedì.

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