Nola – Dimissioni Biancardi: ancora ombre e dubbi sul futuro dell’amministrazione

NOLA – Restano aperte tutte le ipotesi a 24 ore dal termine ultimo per la conferma o il ritiro delle dimissioni dalla carica di primo cittadino di Nola, per Geremia Biancardi.
Ancora oggi bocche cucite nel gruppo maggioritario, che non trova ancora la quadra per superare una crisi politica nata fin dall’inizio del secondo mandato del sindaco e generata tra i due consiglieri eletti con il maggior numero di voti: De Lucia e Trinchese.
Pomo della discordia, la fascia tricolore e l’assessorato ai lavori pubblici. Una situazione che nel tempo è diventa ingestibile per il sindaco Biancardi tanto da innescare lo stop amministrativo con la decisione di dimettersi dalla carica e invocando un nuovo patto per Nola, per il rilancio della vita amministrativa.
Uno stop che doveva servire per rimettere tutte le pedine al posto giusto, ma con il trascorrere dei giorni la situazione è restata ancora piena di ombre e dubbi; tanti gli incontri, cene e summit, tante le voci trapelate, ma che allo stato attuale non trovano fondatezza e sembrerebbero tornare tutte al punto di partenza.
Secondo indiscrezioni la nuova Giunta dovrebbe perdere l’assessore Michele Cutolo, Antonio Manzi e Carmela De Stefano. E qui volteggia di nuovo il fantasma della quota rosa, che ha tenuto per mesi impegnato il sindaco nella scelta dell’assessore e che poi è capitolato sul nome della moglie dell’assessore Roberto De Luca.
Ma per Manzi è stata anche proposto un cambio di delega, con l’incarico ad assessore al bilancio, mentre l’assessorato ai lavori pubblici, il sindaco Biancardi l’avrebbe offerto all’attuale presidente del consiglio, Saverio Barone e la presidenza del consiglio passerebbe a Carmela Scala.
Mentre, per i due assessori in competizione, De Lucia e Trinchese, il primo perderebbe l’assessorato ai lavori pubblici e la fascia tricolore, e andrebbe a svolgere l’assessorato all’ambiente, mentre a Trinchese passerebbe la delega ai lavori pubblici, ma non la carica di vice sindaco, oltre ad avere la conferma dell’assessorato alla cultura.
Infine, la tanto contesa carica di vice sindaco, secondo sempre voci di corridoio, andrebbe fuori quota Forza Italia per approdare nel gruppo di uniti per il territorio, carica che dovrebbe essere conferita a Luciano Parisi.
Tante voci, ma nessuna certezza. Unico elemento che emerge da una eventuale rimodulazione della Giunta è il ridimensionamento politico messo in campo dal sindaco Biancardi nei confronti di Enzo De Lucia.
E De Lucia, allo stato attuale, sembrerebbe aver subito un ridimensionamento anche nei numeri, con consiglieri che avrebbero aderito a nuove forze politiche.
In conclusione, la scelta del sindaco Biancardi di confermare o revocare le dimissioni resta per ora un dilemma avvolto da una strana e bizzarra cappa di silenzio; dimissioni che se confermate si andrà al voto il prossimo mese di giugno, se revocate resta un discorso ancora aperto perché non si sono ancora decantate e chiarite le ragioni vere della crisi.