Nola – Dimissioni Biancardi: 20 giorni per riflettere

NOLA Le dimissioni del primo cittadino della città di Nola, Geremia Biancardi erano nell’aria già da qualche settimana. Già ieri nelle ore che precedevano l’incontro del gruppo di Forza Italia, presso la segreteria politica dell’onorevole Paolo Russo in via Madonna delle Grazie a Nola, nei corridoi del palazzo di città serpeggiava la notizia delle dimissioni del primo cittadino.
Una decisione che si è concretizzata questa mattina dopo una lunga ed estenuante riunione del gruppo forzista per trovare la quadra di una crisi che negli ultimi mesi è diventata ingestibile e generata fin dall’insediamento del Biancardi bis dai consiglieri Vincenzo De Lucia, attualmente vice-sindaco e assessore ai lavori pubblici e Cinzia Trinchese, assessore alla cultura. Pomo della discordia la poltrona di vice-sindaco e la delega ai lavori pubblici.
Turnover che ancora oggi De Lucia non ha per niente intenzione di concedere, forte anche di un sostegno consolidato nel tempo, da parte di sei consiglieri azzurri che gli permettono in consiglio comunale di fare la differenza su scelte e proposte, avvalorando la politica dei numeri.
Ed è proprio la politica dei numeri che ha determinato per il sindaco Biancardi la consapevolezza di uno stop per riflettere e capire se ci sono ancora le condizioni per portare a termine la consiliatura per i restanti due anni e mezzo; consapevolezza che si è consolidata dopo lo “smacco” subito nella riunione di ieri, dove il silenzio tombale dei consiglieri azzurri è calato alla domanda di De Lucia sull’essere rimosso dalla carica di vice-sindaco.
Un atto di sfiducia politica verso la figura del sindaco Biancardi, da parte del gruppo che lo ha ricandidato nel 2014, insieme all’onorevole Paolo Russo, alla carica di sindaco per il secondo mandato. Ora si attenderà la scadenza dei venti giorni per capire se ci sono le condizioni di governabilità della città bruniana. Una città che allo stato attuale proprio per le lotte intestine interne alla maggioranza resta ferma, priva di programmazione e spirito di servizio verso i cittadini.