Nola – Consiglio comunale, bagarre sulla mozione di "Città Viva"
Seduta di consiglio comunale movimentata quella che si è svolta, in via straordinaria a Nola. Il consiglio doveva votare la presa d’atto della legge regionale n°5 del 7 maggio scorso, per il contrasto all’abusivismo edilizio. Con 17 voti favorevoli il provvedimento è passato. La norma prevede che i comuni possono, nel corso dell’alienazione di fabbricati abusivi acquisiti al patrimonio comunale, riconoscere una sorta di diritto di prelazione da parte degli originari proprietari.
Deliberata anche, con 16 voti a favore, il Patto dei Sindaci; uno strumento di partecipazione ai bandi regionali per la richiesta di fondi per fonti di energia alternativa, nel rispetto di una normativa nazionale che impone l’alimentazione degli immobili comunali, per il 20%, con energia pulita.
Ma la seduta si è accesa per l’intervento del capogruppo di Città Viva Chiara Ruocco, che voleva che l’assise avrebbe esaminato una mozione sull’incendio di Saviano dello scorso 14 luglio. Una mozione che per regolamento doveva essere inserita nell’ordine del giorno in conferenza di capigruppo per essere discussa in consiglio, ma nell’ordine del giorno non era prevista. L’insistenza della rappresentante di Città Viva ha costretto il presidente del consiglio Pizzella, a far intervenire la polizia per allontanare dall’aula la Ruocco che aveva bloccato i lavori del consiglio.
La mozione aveva come oggetto l’incendio della cereria a Saviano. Dopo due settimane, cittadini e associazioni, non sono riusciti a capire con certezza quali sono state le conseguenze al suolo della grande nube di fumi e veleni sprigionati nell’aria.
Neanche l’incontro di martedì scorso con il sindaco Biancardi è servito a dare risposta alle domande. Si resta in attesa dei dati definitivi delle analisi effettuate dall’Arpac. Solo l’Asl ha invitato a lavare bene frutta e verdura, ma nulla è emerso sulle conseguenze che la nube ha potuto generare sull’area interessata dal rogo, sui suoli e per le popolazioni residenti.