Nola – Commissari ad Acta: spese per 16mila euro

NOLA – Le pratiche dell’ufficio urbanistica e i costi per i commissari ad acta. Una realtà che alimenta le uscite del comune di Nola, costretto a pagare 16mila euro per liquidare le competenze di 5 commissari ad acta.
L’impegno di spesa è stato assunto con una determina dirigenziale, la 33 del 29 dicembre, a firma dell’architetto Stefania Duraccio, è relativo a cinque nomine commissariali fatte da privati cittadini o da ditte e società, inerenti ad istanze legate alla riclassificazione urbanistica di alcune aree. Va ricordato che il Comune di Nola, dotato di Piano Regolatore Generale dal 1995, e di una variante approvata dal Consiglio nel luglio 2014. L’area interessata, in base al PRG, veniva identificata come zona H, attrezzature di interesse comunale. Nel 2000 furono dichiarati decaduti i vincoli finalizzati all’esproprio e relative zone divennero ufficialmente prive di normativa urbanistica essendo decorsi cinque anni dall’approvazione del PRG.
E proprio in merito ad alcune riclassificazioni e adozioni, sono stati nominati diversi commissari ad acta che hanno presentato il conto per le prestazioni svolte. Una spesa aggiuntiva per le casse comunali, oltre alle spese che i singoli soggetti interessati hanno dovuto affrontare, per avvalersi della nomina di un commissario per la valutazione delle istanze presentate all’ufficio tecnico, e del conseguente parere di merito.
Urbanistica materia difficile, con norme ed azioni complesse, che resta il settore nevralgico di ogni amministrazione, che procura entrate dagli oneri, che continua a gestire il territorio con strumenti obsoleti, che continua ad attendere un piano urbanistico comunale, che dovrebbe tracciare le linee guida per la gestione della città del futuro. In attesa si fanno nuove spese, si autorizzano impegni, si pagano nomine commissariali, si alimentano uscite per la comunità.