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Nola comincia ad organizzare il futuro politico della città. Nel Partito Democratico, Manfredi, fa il punto della situazione

A quasi due mesi dalle dimissioni del sindaco Buonauro, che ha lasciato la città senza governo cittadino, consegnandola nelle mani della dottoressa Trezza – il  commissario prefettizio – Nola comincia ad organizzarsi per il futuro.

Le forze politiche della città bruniano si aprono a confronti, dibattiti, convegni che rappresentano le occasioni sia per effettuare una disamina sull’accaduto, sia per organizzare le coalizioni che saranno chiamate a concorrere alla prossima tornata elettorale.

In città, intanto, è già partito il toto nomi per il papabile candidato a sindaco. Nell’immaginario collettivo caro all’opinione pubblica, ritornano i nomi di Geremia Biancardi e Gaetano Minieri, volti già noti alla città, rispettivamente sindaci e riconosciuti dal tessuto sia politico sia cittadino.

Al contempo tra le forze politiche di centro sinistra, che hanno amministrato Nola negli ultimi due mandati di governo, è iniziata una lunga riflessione per porre rimedio alle criticità che hanno visto la fine, ante-tempo, dei lavori delle ultime esperienze comunali guidate da Minieri e Buonauro.
A fare il punto della situazione, tra analisi e opportunità, è stato l’onorevole Manfredi,
da anni punto di riferimento del partito democratico territoriale, che ha replicato a chi sigla le amministrazioni di centrosinistra come sinonimo di instabilità.

Manfredi ha parlato di responsabilità politica ma ha al contempo sottolineato come Nola, nonostante il dissesto, oggi resti un punto di riferimento territoriale grazie alle politiche attive poste in essere dalle amministrazioni di centro sinistra e alla sinergia costruita con la città metropolitana.

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