Nola – "Ballata" dei Gigli: un ritardo oltre le regole
E’ finita la Festa dei Gigli 2013. E’ terminata la lunga kermesse al centro di attenzioni particolari sia sotto il profilo dell’ordine pubblico, sia in un’ottica Unesco. E’ terminata nella tranquillità più assoluta, con un efficiente servizio d’ordine preparato in base al piano della Protezione Civile. Un plauso alle forze dell’ordine e ai tanti volontari impegnati, mentre si sono ripetuti i consueti ritardi che hanno allungato i tempi fino alla mattinata del lunedì.
Domenica grande spettacolo in piazza e grosso senso di responsabilità dei maestri di festa, che sono stati attenti a recuperare i tempi di ingresso in piazza Duomo, annullando il ritardo registrato nella partenza per la pioggia mattutina. La benedizione e il messaggio del vescovo Depalma, con un richiamo alla politica del fare che deve divenire propria dei politici al potere, come anche la stessa Chiesa, perchè al servizio della gente, un discorso ricco di spunti interessanti con particolare riguardo al sociale, al lavoro, alla solidarietà, e soprattutto alla piaga dell’usura che uccide le economie e distrugge le famiglie.
La processione pomeridiana è andata avanti in maniera regolare con la sorpresa del giglio dell’ Ortolano che è riuscito a ritornare in piazza alle 11,30, mentre il Sarto era ancora fermo all’incrocio con via San Felice, a due ore dall’alzata. Un cammino pomeridiano che è stato regolare per i primi quattro gigli, per la Barca,e per il Beccaio, mentre gli ultimi tre hanno accumulato ritardi notevoli e non solo per problemi tecnici.
Il Sarto è uscito dal vicolo Piciocchi alle 7 e posando in piazza alle 9. Troppe le soste, tante le pause lungo il percorso, che hanno bloccato anche gli operatori ecologici che sono stati impossibilitati a ripulire le strade dai rifiuti fino a quando il Sarto con la paranza San Massimo e relativa rappresentanza politica, non ha lasciato piazza Marco Clodio Marcello.