Nola: al CFR Riabilitazione l’AutisMob. Sorrisi, carezze e testimonianze di inclusione

E’ un mondo veloce, iper-connesso, schiacciato sul capitalismo produttivo ed esistenziale che spesso, nell’epoca in cui la tecnologia sembra dettare la linea più della vita stessa, trascura la dimensione umana, il messaggio aggregante che gli uomini, per natura, hanno insito nella loro. Si parla di analfabetismo emotivo, cioè dell’incapacità di percepire le emozioni, di calarsi nei panni dell’altro, di rispondere realmente a quel bisogno d’aiuto che proviene da chi grida, spesso anche in silenzio. Forse vista da questa prospettiva si apprezza la concreta testimonianza di AutisMob, l’evento promosso dal CFR Riabilitazione di Nola, che attraverso la convivenza della pluralità ha offerto una mattinata di bellezza, di colore, di riflessione sul tema dell’autismo.

Ci sono i ragazzi dell’istituto Giordano Bruno-Fiore, i loro sorrisi si mescolano con la felicità dei pazienti del centro, affetti da disabilità, che leggono la loro testimonianza, cantano, ballano, si immergono in una festa collettiva. Le emozioni si percepiscono a fior di pelle, per loro, l’apertura al mondo è sempre un momento di commozione e gioia. 

La consapevolezza, nella sua accezione più profonda, è la capacità di essere pienamente presenti nel momento che stiamo vivendo, di comprendere le dinamiche che ci circondano e di riconoscere l’effetto che le nostre scelte hanno sulle persone e sull’ambiente. Non si tratta solo di essere attenti, ma di sviluppare una comprensione più profonda del nostro ruolo nel mondo, come individui e come parte di una collettività. Il longevo percorso del centro nolano si fa condivisione con la città, volontà di mostrare come una chiave di lettura è possibile, di svelare i retroscena di tutte le sfumature che compongono la diversità, una parola che dovrebbe essere ripensata, ribaltando la prospettiva dell’approccio ai soggetti autistici, perché l’uomo, è innanzitutto, un crogiuolo di emozioni.