Ripartire, ricominciare. Questo il verbo delle ultime 72 ore in casa bianconera. Unica strada, dopo il divorzio da Antonio Rogazzo ed il contestuale arrivo di Giovanni Cavallaro sulla panchina bianconera. Senza trascurare il ritorno come direttore sportivo di Pietro Scamarcia, come quasi a voler voltare non pagina, ma a cambiare completamente registro.
Ore di lavoro importanti per l’allenatore ex Nocerina, per provare subito a sterzare il trend di risultati negativi in casa bruniana, dopo le ultime due, dolorose, sconfitte nel back to back rossonero con Palmese e Sorrento.
Ma dopo i due derby, il calendario non è clemente con la formazione nolana: domenica con l’Ilvamaddalena la sfida è di quelle complicate. La matricola sarda è tra le sorprese di stagione, ed ha dimostrato di essere squadra ostica. 8 punti nelle ultime 5, 9 goal fatti e e 7 subiti che tradiscono le caratteristiche della squadra di Aldo Gardini: gioco produttivo, che ama prendersi dei rischi, sia in difesa, che in attacco. Osservati speciali in tre: Ansini, Altolaguirre, Cacheiro, tra i migliori del girone in quest’inizio di stagione.
Cavallaro prova a schiarire le idee anche sul vestito tattico che vorrà far indossare al suo Nola. Certa la difesa a tre, da capire come sfruttare l’enorme batteria di mezz’ali e trequartisti a sua disposizione
Fischio d’inizio fissato domenica alle 14.00, mezz’ora in anticipo rispetto l’orario federale. Sarà Riccardo Fichera di Milano a dirigere la sfida del “Salvatore Zichina”, assistenti Angelo Di Curzio della sezione di Civitavecchia e Beatrice Neroni di Ciampino.