NIS 2, le PMI dovranno adeguarsi entro la fine dell’anno al programma di prevenzione da attacchi informatici
Il 61% delle Imprese si ritiene bersaglio di attacchi informatici, ma solo il 32% si ritiene pronto a gestirli. Più in generale, nel 2023 i rischi sono cresciuti del 187%. In Italia gli attacchi ad alta intensità sono stati il doppio rispetto all’anno precedente. La fotografia che viene fuori dai dati raccolti dal Centro Studi TIM è preoccupante. Il nostro Paese è il terzo Paese in Europa, e sesto al mondo, per numero di attacchi criminali, e primo Paese nell’Unione Europea per attacchi caratterizzati dalla richiesta di riscatto. I dati sono stati illustrati a Napoli, presso Palazzo Partanna, in un incontro in collaborazione con l’Unione Industriali. Come difendersi dalle minacce informatiche? Come accrescere la cyber sicurezza delle Piccole e Medie Imprese del territorio campano e della Pubblica Amministrazione? La carenza di protezione potrebbe rappresentare un pericolo per il tessuto produttivo e per l’economia. Le misure spaziano dall’analisi del rischio alla gestione degli incidenti, dalla continuità aziendale alla sicurezza della catena di approvvigionamento e dei sistemi informatici. Ulteriore attenzione è richiesta in relazione alle strategie cyber, alla formazione dei dipendenti, alla crittografia e strumenti di autenticazione a due fattori. La mancata conformità alla NIS 2 comporterà sanzioni significative.