340 le persone sfollate nell’area flegrea dopo gli ultimi terremoti. Dal 13 marzo scorso, complessivamente a Napoli, Pozzuoli e Bacoli, le ordinanze di sgombero hanno riguardato 142 nuclei familiari. Alcune persone sono ospitate in alberghi convenzionati, altre in autonoma sistemazione. Alcune famiglie hanno raggiunto la sede allestita dalla protezione civile in via Acate a Napoli nella X Municipalità.
Sfollati anche nell’hub allestito al Palatrincone di Monterusciello e nel centro di Viale Olimpico a Bacoli. In molti vivono con la paura di nuove scosse.
Incontri psico-educativi, Infopoint divulgativi e laboratori didattici per i bambini: la Regione Campania ha organizzato un’area di Attesa nell’ex parcheggio interno all’ex base NATO.
Sono circa mille gli interventi sugli edifici dei vigili del fuoco. Questi i dati aggiornati della Protezione Civile, diffusi dalla Prefettura di Napoli, oggi. 670 i sopralluoghi effettuati, mentre quelli in attesa sono 330.
“Si tratta di ricognizioni molto veloci ma che ci servono comunque per comprendere quale sia l’area particolarmente esposta e particolarmente vulnerabile. Per quest’area noi abbiamo definito un intervento dello Stato, non per mettere in sicurezza le case perché è una inappropriata definizione ma per mitigare il rischio sismico quindi per ridurre l’esposizione al rischio”. Lo ha detto Nello Musumeci ministro per la Protezione Civile.
A Pozzuoli, intanto, la città è rimasta senza fermate della Cumana, dopo la chiusura per danni legati agli eventi sismici della stazione Gerolomini, come annunciato oggi dall’Eav che gestisce la tratta.