Napoli, trovato il natante del pirata che avrebbe travolto Cristina Frazzica
Aveva le ore contate e così è stato. La Capitaneria di Porto di Napoli ha individuato la grossa imbarcazione ricercata da domenica che avrebbe speronato i due giovani, causando la morte di Cristina Frazzica. Sarebbero state le telecamere di Villa Rosbery residenza napoletana del presidente della Repubblica, a fornire qualche dettaglio agli inquirenti. Si tratterebbe di un cabinato di 18 metri posto sotto sequestro all’interno di un cantiere navale di Napoli.
Una ricerca, quella della Capitaneria, con la costa battuta palmo a palmo a partire dalla zona di Mergellina, dove ci sono il maggior numero di pontili che ospitano le imbarcazioni private. Un lavorio incessante con il sollevamento dall’acqua delle barche, proprio per capire se ci fossero sullo scafo segni compatibili con l’impatto.
Dopo i primi risultati vani gli inquirenti hanno spostato la loro attenzione nei cantieri navali. Ed era in uno di questi che si nascondeva il cabinato killer. Secondo le prime indiscrezioni il proprietario dello yacht dovrebbe essere un avvocato di Napoli. Intanto, sarà disposta una perizia sulla canoa per acquisire eventuali tracce lasciate dal motoscafo killer.