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Napoli: tragedia a San Giovanni a Teduccio: uccide la moglie, si barrica in casa e spara sui passanti, poi si toglie la vita

E’ visibilmente agitato l’uomo che si affaccia da questa finestra gridando di avere ucciso la moglie e di volerla fare finita. Grida di non essere pazzo, ma pistola alla mano sale sul parapetto della finestra, fuma, parla da solo. Idee confuse, pochissima lucidità, che si rivela quando comincia a sparare spara contro i passanti, per fortuna non ferendo nessuno. In poco tempo via Raffaele Testa, nel quartiere San Giovanni a Teduccio si trasforma in un luogo di assedio, con decine di poliziotti a circondare la palazzina dove al quarto piano Raffaele Pinto, un’ex guardia giurata, sta seminando il terrore tenendo sotto scacco un intero quartiere. 

In poco tempo arrivano le teste di cuoio, i negoziatori, si cerca di trovare un dialogo, che però fallisce: Sono passate quasi due ore dall’inizio di quella che potrebbe sembrare la scena di un film ma anche invece si chiama è realtà. Alle 11.10, i vigili del fuoco forzano la porta, entrano nell’appartamento e trovano il corpo senza vita della moglie di Pinto, Eva Kaminska, uccisa non con la pistola ma probabilmente con un coltello, viste le tante ferite da taglio, presenti sul corpo. Non è da sola in camera da letto accanto a lei il marito, che conclude una mattinata di assurda togliendosi la vita.

Una nuova famiglia distrutta, tre figli lasciati da entrambi i genitori. Due erano a scuola al momento della tragedia, qualcuno racconta che  uno di questi avrebbe appreso la notizia di ciò che succedeva alla sua famiglia scrollando su Tik Tok.  Il terzo figlio ha  18 anni in gita con la scuola. Per tutti una famiglia tranquilla, una vita semplice, ma probabilmente qualcosa stava da tempo tormentato raffaele Pinto. Forse la perdita del lavoro. Ex vigilante, ferito a una gamba, svolgeva compiti da scrivania non essendo più abile al servizio attivo. Occupazione che però aveva perso. 

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