Napoli si mobilita, dopo la fiaccolata di San Sebastiano al Vesuvio continuano gli appelli anche dal mondo dell’arte. La voce di Maldestro, Sansone e Lucariello
Napoli non ci sta più e lo grida ad alta voce. La facilità delle armi, i contesti violenti, la rabbia dei familiari. Dopo la morte di Santo Romano, inserita nel lungo filone delle vite spezzate dalla criminalità, la città si mobilita e parte dalla fiaccolata che si è tenuta ieri sera a San Sebastiano al Vesuvio.
Oltre cinquanta associazioni hanno aderito all’assemblea pubblica del 9 novembre per lanciare l’appello “liberiamo Napoli dalle violenze” e mentre l’attenzione nazionale è puntata sulla città, molti volti influenti hanno commentato l’accaduto sulla stampa e sui social.
Infatti la Napoli che prende posizione non è solo quella del tessuto associativo ma anche quella delle arti e della musica che vede in artisti come il cantautore Dario Sansone e il rapper Lucariello, esponenti di quel tessuto culturale che non si è voltato dall’altra parte, sensibili al tema e impegnati non solo attraverso le canzoni ma anche nelle concrete iniziative di risposta alla terribile condizione attuale.