CronacaNapoliVN Notizie

Napoli ricorda Annalisa Durante nel ventennale della sua uccisione

Venti anni fa Napoli sprofondo in un dolore cupo. Dal cuore di Forcella si levò un grido di strazio in grado di arrivare in ogni anfratto della grande città, una ragazza bellissima, innocente e spensierata moriva sotto i colpi di un fuoco incrociato.

Annalisa finiva la sua vita in strada, freddata da più colpi, perchè quella sera Salvatore Giuliano, rampollo dell’omonimo clan doveva essere l’obiettivo del raid, su di lui una sentenza di morte a soli 19 anni.

Ma chi cresce all’ombra della malavita sa che al fuoco se si può si deve rispondere e Salvatore lo fece, senza tenere conto che per strada a quell’ora c’erano anche i ragazzi intenti a festeggiare un sabato sera qualunque.

Annalisa fu la vittima di quello sporco gioco di pistole, usata come scudo dal lesto rampollo. Non fu possibile salvare la ragazzina, ci provarono i medici del Loreto Mare, mentre fuori dall’ospedale parenti, amici, cronisti erano lì solo per pregare affinchè Annalisa ce la facesse.

Venti anni fa. Tanti, lunghi, anni nei quali l’omicidio di Annalisa non era e non è rimasto un caso isolato, non ha arginato l’efferatezza della malavita, ma è diventato un motivo di speranza e monito invece per molti ragazzini. Papà Giovanni cerco di reagire al dolore impegnandosi per il rione, fondando la biblioteca Annalisa, diventata poi un centro per tutti i ragazzi. 

Oggi avrebbe 39 anni Annalisa e nel ventennale della sua morte l’amministrazione guidata da Gaetano Manfredi ha annunciato che lo spazio “Piazza Forcella” diventerà un Centro giovanile e sarà inserito nella Rete dei Centri Giovanili del Comune di Napoli. Per tutta la giornata, il centro è stato aperto alle visite di tante scolaresche.

Ricordando Annalisa Don Mimmo Battaglia stamattina ha chiesto ai giovani di non dare mai a nessuno in appalto la coscienza e difendere la libertà e la vita.

Articoli correlati

Back to top button