Napoli: l’omicidio di Andrea Covelli e la rete criminale del clan Esposito-Marsicano, 15 arresti
L’omicidio di Andrea Covelli, ritrovato senza vita in una zona isolata di Napoli nel luglio 2022, diede il via all’indagine che ha svelato l’esistenza di una fitta rete criminale legata al clan Esposito-Marsicano. Omicidio maturato in un contesto di faide sanguinose tra gruppi criminali rivali per il controllo del territorio al vaglio di un’intensa attività investigativa da parte della Polizia di Stato.
15 arresti, (13 in carcere, 2 ai domiciliari) ritenuti gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, ai quali si è arrivati grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali, che non solo hanno ricostruito la dinamica dell’omicidio, individuando i mandanti, gli esecutori materiali e le motivazioni che hanno scatenato l’agguato, a ma ricostruendo tutte le attività in seno al clan. Gli Esposito-Marsicano, infatti, nonostante i precedenti colpi inferti dalle forze dell’ordine, erano riuscito a mantenere un solido controllo sul territorio, imponendo il pizzo agli esercenti, gestendo il traffico di stupefacenti e commettendo numerosi altri reati.
business illegali gestiti anche dal carcere, grazie ai cellulari introdotti clandestinamente
Le indagini hanno permesso di svelare la struttura gerarchica del clan, le sue alleanze con altri gruppi criminali e le modalità con cui venivano pianificate e attuate le azioni violente. L’omicidio di Covelli rappresenterebbe solo uno degli episodi più cruenti di una lunga serie di crimini che hanno terrorizzato la comunità di Pianura e delle zone limitrofe, dove le estorsioni commesse con una violenza senza pari, erano diventate parte integrante del tessuto sociale del quartiere.