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Napoli, l’applauso dell’Arena di Verona a Giovanbattista Cutolo prima della Tosca

le note tristi dei corni si diffondono nell’arena di Verona. L’orchestra prima della Tosca rende omaggio a GioGiò, mentre da Napoli poche ore prima sono più voci, allo stesso tempo tristi, ma rabbiose a diffondersi per le strade della città. Un corteo, un omaggio musicale, la presenza di migliaia di persone.

Ciò che è accaduto a Giovanbattista Cutolo, non è diverso da quello che è accaduto a Francesco Pio Maimone, qualche mese fa, o a tanti altri finiti per sbaglio sotto i colpi vuoi per una lite, vuoi per errore. troppe storie dallo stesso unico finale, impera la malavita. Troppe lacrime, troppi sussulti di riscatto e voglia di cambiamento che ardono e tanto ma che inevitabilmente diventano cenere.

Al corteo per Giogio partito ieri da piazza Bellini, in testa la madre Daniela vomita il dolore gridando dal megafono, parlando con la stampa, le istituzioni. Vuole mantenere alta l’attenzione, perché lo sa che una volta spenti i riflettori resterà sola, senza quel meraviglioso figlio cresciuto insegnando valori e confidando nella speranza della musica per un futuro migliore. Resterà sola e magari fra qualche tempo al cospetto di un quotidiano dove campeggia la notizia che l’assassino del figlio è di nuovo in strada, libero, per una legge che giusta non è.

per questo motivo tra i tanti appelli Daniela di maggio chiede di parlare con la premier Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. chiedere di cambiare le leggi, per tutti i ragazzi che restano, per tutti gli amici di mio figlio, per i figli delle altre persone che non meritano certo di essere uccisi da una persona che non ha valori, Perché se a 16 anni esci con un’arma funzionante hai contezza del dramma che stai creando attorno a te.

Al corteo insieme a tantissime altri personaggi delle istituzioni, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi anche per lui norme più severe.

Questa mattina a piazza municipio l’abbraccio tra la mamma di Giorgio e padre Maurizio Patriciello, che chiede la presenza di tutti ai funerali del ragazzo in programma mercoledì alla chiesa del Gesù Nuovo.

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