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Napoli, Landini boccia Valditara e attacca il governo: lavoro precario e contratti bloccati

Quello che sta succedendo in Italia è un progressivo processo di privatizzazione dei diritti fondamentali alla conoscenza e alla salute”. È oracolare la posizione di Maurizio Landini, segretario CGIL, che accusa il governo di aver indebolito la funzione pubblica dello Stato. Intervenuto a Napoli, a margine dell’Assemblea delle dei candidati FP CGIL 2025, Landini è partito dalla scuola e dall’università per poi giungere al tema del precariato, articolando una struttura invettiva contro il governo Meloni. 

Nel mirino delle accuse anche la nuova riforma dell’Istruzione firmata da Valditara che secondo i vertici del sindacato non solo depotenzia la formazione scolastica ma la rinchiude sotto una lente fortemente politicizzata. 

Per questo secondo il sindacato si rende necessario un urgente cambio di rotta che possa rispondere alle esigenze più stringenti del paese e che trovi le risorse necessarie combattendo l’evasione fiscale, tassando le alte rendite finanziare e quelle immobiliari, colpendo insomma le grandi patrimoniali che continuano a restare illese. Landini ha poi parlato del blocco dei contratti collettivi nazionali e dell’enorme realtà del precariato, camuffata dal dato fittizio dei contratti a tempo determinato, riprendendo anche alcuni punti salienti che porteranno allo sciopero nazionale dei metalmeccanici il prossimo 28 marzo. 

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