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Napoli, individuato l’uomo alla guida del natante killer di Cristina Frazzica

Era stato il primo a soccorrere Vincenzo Carmine Leone, amico di Cristina, e oggi si ritrova con un’accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso.

E’ Guido Furgiuele, 48 anni avvocato penalista napoletano l’uomo alla guida del natante che domenica scorsa ha travolto il kayak con a bordo Cristina Frazzica, facendola morire sul colpo. Si è arrivati a lui dopo aver scandagliato le immagini di videosorveglianza di Villa Rosbery, che prima hanno fornito i dettagli per risalire all’imbarcazione killer e poi di chi era alla sua guida.

Si è presentato in Procura per rispondere alle domande degli inquirenti insieme al padre Alfonso, noto penalista molto conosciuto in città. Provato e dispiaciuto per il tragico episodio ha subito detto di non avere avuto percezione dell’impatto. Né lui né le altre sei persone che erano a bordo.

Nessuno avrebbe percepito uno degli ospiti poi stando al racconto avrebbe visto una persona che si sbracciava a poppa, e così hanno subito prestato soccorso, caricando a bordo l’uomo e la canoa per poi dare l’allarme alla Capitaneria di Porto, senza avere alcuna idea del fatto che potesse essere lui ad aver travolto la coppia in kayak.

Saranno ora le indagini a stabilire l’esatta dinamica e un aiuto importante arriverà anche dall’esame autoptico sul corpo di Cristina. Intanto monta la polemica sull’sos lanciato da Furgiuele circa una mezz’ora dopo la disgrazia.

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