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Napoli: gioielli e ceramiche, ma soprattutto sogni: a Nisida l’arte dà una seconda chance

Dietro le mura del carcere minorile di Nisida, un’isola di creatività è pronta a prendere forma. Grazie all’iniziativa di John Richmond, in collaborazione con due associazioni che operano all’interno della struttura, i giovani detenuti potranno scoprire un nuovo modo di esprimersi e di guardare al futuro.

L’opportunità arriva con i progetti “Nisidarte” e “N’Ciarmato a Nisida”,  presentati questa mattina, che  rappresentano molto più di semplici laboratori artigianali.  Attraverso la creazione di gioielli e ceramiche, l’obiettivo è quello di realizzare piccole  opere d’arte che raccontino anche la storia, i sogni e le speranze dei ragazzi. 

Un modo per ritrovare dignità, sviluppare competenze e sentirsi parte attiva della società, considerando che le statistiche parlano di numeri ancora troppo alti di giovani pronti a delinquere una volta fuori dagli istituti di pena. 

Entrambi i progetti riflettono l’impegno del Gruppo Arav e di John Richmond nel sociale e vogliono offrire opportunità di riscatto attraverso l’arte e l’artigianato, nella forte convinzione che l’espressione creativa possa aprire porte verso la riabilitazione e il reinserimento sociale. I ragazzi comprendono l’importanza di lavorare in gruppo, rispettare le regole e valorizzare il proprio tempo. L’acquisizione poi di competenze artigianali diventa quella marcia in più per capire che essere utili anche al di fuori del carcere, aprendo nuove prospettive per il loro futuro.

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