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Napoli: arreste 6 persone del clan Troncone, estorsione anche agli ambulanti di fuochi d’artificio

La diretta social a testimonianza della richiesta di pizzo. Emerge dalle indagini: l’influencer Ernesto Colella, noto a Napoli con i suoi 150 mila followers  e commerciante in via Leopardi, è intento a fare una live quando gli estorsori si presentano in sella a uno scooter per incassare e lui, per versare il denaro incarica un collaboratore. 

Sono tutti legati al clan Troncone di Fuorigrotta gli arrestati di questa mattina, in tutto 6, nell’ambito dell’inchiesta sul giro di estorsioni ai danni di commercianti e ambulanti, come le bancarelle per la vendita di fuochi di artificio. Tutti a dover pagare il pizzo, bar, ristoranti, negozi di alimentari. Somme fisse o che potevano cambiare in base alle vendite. Gli ambulanti di fuochi d’artificio, ad esempio, pagavano somme che andavano dai i 150 e i 200 euro, per consentire loro di proseguire l’attività di vendita. 

Le richieste estorsive, così come riportato dalla Procura, sarebbero state precedute da transiti in motociclo, a scopo intimidatorio, dinanzi alle bancarelle, mostrando il possesso di armi. Il clan Troncone che fa capo a Vitale, oggi in carcere, è da sempre egemone nella zona di Fuorigrotta. Tra gli arrestati di questa mattina Alfredo Graziano, 41 anni, ritenuto il reggente dell’organizzazione criminale. 

Fondamentale l’acquisizione di immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti a Fuorigrotta e in particolare lungo via Leopardi. Tutto documentato specie per la data del 31 dicembre scorso, dove gli emissari del clan Troncone, sono super attivi nel raccogliere le richieste estorsive in una serata particolarmente lauta per la vendita di botti. 

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