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Napoli: Arcangelo Correra muore a 18 con un colpo di pistola in fronte

Un gioco finito con un colpo di pistola in fronte. 

Sarebbe questa l’inquitante ipotesi che emerge dalle primi indagini sulla morte di Arcangelo Correra, 18 anni compiuti il 25 ottobre scorso. 

È morto questa mattina all’ospedale Pellegrini, dove è arrivato con un proiettile conficcato in testa, intorno alle 5 di stanotte in via sedil Capuano.  

Stando alle prime ipotesi investigative portate avanti dalla squadra mobile della questura guidata da Giovanni Leuci, è molto probabile che uno degli amici di Arcangelo stesse maneggiando una pistola automatica scarrellando, ovvero inserendo dal serbatoio il colpo in canna. 

Un gesto che se non eseguito con abilità e destrezza può rivelarsi fatale. Basta un attimo infatti per sfiorare inavvertitamente il grilletto e far partire il colpo, che avrebbe raggiunto la testa del 18. 

Ipotesi, abbiamo detto. Ora è tutto nelle mani della polizia, impegnata a ricostruire la dinamica attraverso testimonianze ed eventuali telecamere in zona. Correra era incensurato, un bravo ragazzo come raccontano le tante persone del quartiere giunte fuori al nosocomio partenopeo una volta appresa la notizia della morte. Arcangelo era il cugino di Luigi Caiafa, il 17enne che, nell’ottobre del 2020, , fu intercettato mentre commetteva una rapina in via Duomo e ucciso fa un poliziotto. 

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