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Napoli: 14 arresti per usura, tassi fino al 240% a due fratelli dalla banda di Poggioreale 

Come un boa costrittore, l’usura aveva stretto la vita di due fratelli, soffocandoli sotto il peso di debiti insostenibili.

Tutto scoperto a seguito di un Un’indagine dei carabinieri che ha individuato la rete di usurai che strangolava due fratelli napoletani, un medico e un dipendente pubblico, sfruttando il loro vizio per il gioco d’azzardo.
L’operazione dei carabinieri ha portato all’arresto di 14 persone su 15 indagate, una al momento ancora ricercata, una banda ribattezzata con il nome gli usurai della stadera 
Le vittime, con un tenore di vita elevato, si erano indebitate con una banda legata al clan Contini, finendo in una spirale di prestiti a tassi usurai che raggiungevano il 240%. Per anni, i due fratelli hanno dovuto versare ingenti somme di denaro agli usurai, sotto la minaccia e l’intimidazione.
La svolta è arrivata quando il dipendente pubblico ha trovato il coraggio di denunciare tutto, fornendo prove inconfutabili come una nota manoscritta in cui venivano dettagliati i debiti.


L’inchiesta ha svelato un giro d’affari redditizio, con un vero e proprio “libro mastro” ritrovato sotto il materasso di una degli indagati. In questo documento erano annotati nomi, cifre e date, che hanno permesso di ricostruire anni di tormenti per le vittime.

Ironia della sorte, i due fratelli avevano cercato di far fronte ai debiti anche eseguendo tamponi Covid a pagamento. Ma i soldi guadagnati non bastavano a soddisfare l’appetito degli usurai.

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