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Musica – “Cassiopea”: Emigranti spaziali per Tommaso Primo

Orizzonti dell’immaginario proiettati anni luce distanti, 3103 l’anno che fa da fantascientifico contorno, e da titolo, all’ultimo lavoro discografico del cantautore partenopeo Tommaso Primo. Rompere confini geografici, allargare il cosmo della critica spostando lo sguardo lontano dalla Terra, in realtà la reale protagonista di riflessioni, paure rispetto ad una pericolosa deriva del pianeta, speranze, quelle che vivono delle piccole gioie quotidiane, delle emozioni semplici che accompagnano lo sviluppo delle piccole storie che compongono il discorso complessivo.

Se Fate Sirene e Samurai, penultimo lavoro, era stato il disco delle emozioni più pure, senza tralasciare i primi approcci al discorso sociale, quest’ultimo diventa asse dominante del ritorno in studio di Tommaso Primo, le storie, i temi importanti, così come le si potrebbe raccontare anche al pubblico dei più piccoli, sfruttando l’immaginario, il sogno di nuovi mondi, la voglia di tornare a casa.

Nuova tappa per immagini con “Cassiopea”, estratto dal lavoro complessivo, migranti spaziali in macia, alle spalle la distruzione, l’anima pezzente di una terra distrutta e senza sole, umanità perdente che paga in un ipotetico futuro il danno delle guerre, della devastazione che è frutto solo ed esclusivamente della mano umana.

E la terra, non più lo spazio, diventa il sogno.

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