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Morto a 68 anni Marcello Colasurdo, re della tammurriata

“Adesso alzate le vostre tammorre nell’alto dei cieli e suonate per me! io da lì continuerò a suonare per voi nei cerchi della terra e dei campi elisi”. È questo messaggio scritto sulla l pagina Facebook a far sapere che Marcello Colasurdo non ce l’ha fatta. Il re della tammurriata si è spento all’età di 68 anni, musicista di grande pregio, Da qualche anno viveva con gravi problemi di salute, aveva subito l’amputazione di due arti inferiori e dopo una caduta in casa aveva riportato anche danni agli occhi che avevano drasticamente minato la sua vista. Era un punto di riferimento della scena musicale campana e cantore mondiale delle tradizioni vesuviane. Fondatore del gruppo operaio e Zezi, nel corso della sua carriera vantava numerose collaborazioni con la  Nuova Compagnia di Canto Popolare, Modena City Ramblers, Almamegretta e 99 Posse e aveva recitato insieme a registi dal calibro di Federico Fellini, Antonio Capuano, Mario Martone, Jhon Torturro. Nato a Campobasso si era trasferito a Pomigkiano D’arco dove è morto questa mattina, una città che lo sempre accolto e amato tanto L’amministrazione comunale aveva approvato per lui nel novembre 2022 una delibera per richiedere per il musicista il sostegno della legge Bacchelli, che istituisce un vitalizio straordinario a favore dei cittadini italiani di chiara fama che versano in stato di particolare necessità e hanno portato lustro al Paese. E Colasurdo lo era tanto che per la concessione del  il vitalizio al maestro della tammora si levarono le voci di molti esponenti della politica e della musica. 

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