Polveri bagnate nell’anticipo del sabato che ha contrapposto, per il girone H, la Mariglianese al San Giorgio. Zero a zero che scontenta parimenti ambo le compagini, che però possono anche trovare dei segnali positivi in un tour de force che assisterà a tre partite nel giro di sette giorni.
Mariglianese – San Giorgio – 1° tempo
Gli ospiti sembrano partire più pimpanti, al 13′ Peluso scivola e apre la strada alla conclusione di Raiola, che termina alta. Dopo un minuto è la Mariglianese ad affacciarsi avanti, Esposito è farraginoso e non concretizza. Il match vive di agonismo e tatticismi che imbrigliano le fasi offensive, ci prova nuovamente di testa alla mezz’ora il San Giorgio e Maione risponde presente con un’agevole parata. Allo scadere del primo tempo, un paio di fiammate che regalano qualche piccola emozione: è il 41′ quando Peluso interviene a ridosso dell’area rischiando il rigore, per il sig. Milan Silvera è calcio di punizione, Raiola la spedisce direttamente lontano dallo specchio di porta; al 44′ è invece la Mariglianese a rendersi pericolosa, ancora con Esposito che si lascia ipnotizzare dal classe 2003 Barbato.
Mariglianese – San Giorgio – 2° tempo
Nella sintesi di Felice Carifi passiamo alla ripresa: ancora Peluso si rende protagonista, questa volta provando ad impattare di testa ma difetta la precisione. L’esterno classe 2001 dopo tre minuti lascia solo vedere la sua targa al diretto marcatore, dopo una grande progressione serve una palla invitante a Esposito che spreca tutto mandando la sfera in cielo. Il San Giorgio non alza mai il ritmo, e complici i cambi solo alla mezz’ora riesce a plasmare un’occasione: su schema da fermo Varela prova la deviazione aerea ma la manda sopra la traversa.
Resta solo uno strascico di polemiche per gli ospiti che al 90′ reclamano per un tocco proibito in area, il tutto si risolve col direttore di gara che ammonisce per proteste il subentrato Di Pietro.
Triplice fischio e zero a zero che permette ad ambo le formazioni di muovere la classifica. Spartizione equa e zero cicatrici per una settimana che si prospetta importante, in termini di classifica che si produrrà quanto di impegno ed energie da profondere in campo.