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Loculi cimiteriali, arrestato vice presidente della Provincia di Caserta

Connivenza tra enti istituzionali e camorra, il grande business delle aree cimiteriali tra clan politica e dipendenti pubblici alla base dell’inchiesta che questa mattina ha portato all’arresto fra gli altri del vice presidente della Provincia di Caserta Pasquale Crisci.

Compravendite di cappelli e loculi nel cimitero di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, tutte illegali avvenute tramite il coinvolgimento dell’allora concessionario dei servizi cimiteriali, e di un’altra persona che è risultata intestataria addirittura di 16 loculi.

L’indagine della Guardia di Finanza ha portato alle manette 6 persone, due ritenuti esponenti del clan Massaro egemone in zona, con le accuse a vario titolo di estorsione e corruzione aggravate dal metodo mafioso. Gli indagati, secondo le ricostruzioni avviate nel 2019, acquisivano i diritti sugli spazi cimiteriali per poi rivenderli a cifre elevate e solo a persone decise dal sodalizio criminale.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti uno degli indagati avrebbe ottenuto, tramite la forza intimidatrice del clan, l’assegnazione di una cappella gentilizia dal valore di 44mila euro, estorta al titolare della società aggiudicataria dei lavori di ampliamento del cimitero. Questa cappella sarebbe stata poi assegnata ad un’altra persona sulla base della documentazione prodotta ad hoc, dietro corrispettivo in denaro.

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