L’inchiesta si allarga: la Procura di Napoli indaga sul caso dei pazienti legati all’ospedale San Paolo
Il grave episodio avvenuto nel reparto di neurologia dell’ospedale San Paolo di Fuorigrotta, che ha visto due anziani pazienti immobilizzati ai letti con delle fasce, ha assunto contorni ancora più inquietanti. Dopo l’avvio di un’indagine interna da parte dell’ASL Napoli 1, la Procura della Repubblica di Napoli ha deciso di aprire un fascicolo d’inchiesta, affidando le indagini ai carabinieri del NAS.
I militari stanno attualmente analizzando le cartelle cliniche dei pazienti coinvolti, al fine di ricostruire nel dettaglio le circostanze che hanno portato all’adozione di tali misure di contenimento. L’obiettivo è quello di accertare se le procedure siano state rispettate e se vi siano state eventuali negligenze o omissioni da parte del personale sanitario.
Le immagini, diffuse dal quotidiano “Il Mattino” e riprese con un telefono cellulare da un visitatore, hanno suscitato un profondo sdegno nell’opinione pubblica. I due novantenni, immobilizzati con gli avambracci legati alle sponde dei letti, appaiono in una condizione di evidente sofferenza e privazione della libertà.
Il direttore generale dell’ASL Napoli 1, Ciro Verdoliva, ha espresso profonda preoccupazione per quanto accaduto e ha disposto l’istituzione di un gruppo di lavoro incaricato di fare piena luce sulla vicenda. Il gruppo dovrà presentare una relazione dettagliata entro mercoledì prossimo, al fine di fornire risposte ai pazienti e ai loro familiari.
L’inchiesta della Procura dovrà ora stabilire se le misure di contenimento adottate abbiano provocato lesioni fisiche o psicologiche ai pazienti e se siano state adottate in maniera corretta e proporzionata. In caso di riscontro di responsabilità, i sanitari coinvolti potrebbero essere chiamati a rispondere di maltrattamenti o di altre gravi violazioni.
La vicenda getta una grave ombra sull’operato dell’ospedale San Paolo e solleva interrogativi sulla qualità delle cure erogate. Sarà fondamentale che l’ASL Napoli 1 adotti tutte le misure necessarie per evitare che episodi simili si ripetano in futuro, garantendo la massima tutela dei diritti dei pazienti.