La storia delle catastrofi naturali: giornata di studi a Cimitile

Guardare al passato, valorizzare il futuro. Queste le traiettorie incrociate della giornata di studi tenutasi stamattina a Cimitile, nella cornice delle Basiliche Paleocristiane. Nell’alveo dei convegni internazionali sulla tarda antichità e il medioevo, originariamente facenti parte dell’ampio cartellone di appuntamenti del Premio Cimitile, e da due anni diventati costola indipendente della kermesse libraria, lo spunto per approfondire gli impatti delle catastrofi naturali nell’area e, più in generale, la Campania.

Dall’eruzione del Vesuvio, i cui effetti, sebbene non impattanti come nel caso di Pompei, si ripercossero anche sull’ager nolanus, fino ad arrivare ai fenomeni bradisismici di oggi.

Eventi che cambiano non solo morfologicamente i territori, ma che innescano una concatenazione di effetti che modificano le abitudini e le declinazioni di intere popolazioni. Per questo motivo forte l’attenzione su l’interdisciplinarità dei convegni, capaci di aprire una discussione di ampio respiro sugli insediamenti e sui monumenti fra tarda antichità e medioevo.

La giornata s’incastra nel ricco programma che accompagna il plesso basilicale cimitilese lungo la stagione primavera-estate. Altra occasione per continuare a tener viva l’attrattività di una delle bellezze del territorio, continuando ad alimentarne al tempo stesso il percorso di promozione.