INCHIESTA SMA CAMPANIA: TRA GLI ARRESTATI ANCHE L’EX CONSIGLIERE REGIONALE LUCIANO PASSARIELLO
Scambio di voti con l’arresto dell’ex consigliere regionale Luciano Passariello, tangenti per l’aggiudicazione degli appalti. sono solo alcune delle ipotesi di reato che vedono di nuovo nella bufera la Sma Campania l’azienda della Regione che si occupa di ambiente, prevenzione incendi e smaltimento dei fanghi di depurazione. Questa mattina le ordinanze emesse dal gip Antonio Baldassarre su richiesta del pm Henry John Woodcock, sono state eseguite dalla guardia di finanza di Napoli nei confronti di 9 persone oltre ad un decreto di sequestro preventivo per 700.000mila euro. tre persone si trovano in carcere, due ai domiciliari, una ha l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria, una l’obbligo di dimora, due il divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale, ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente in pubblici appalti, finanziamento illecito dei partiti. Gli episodi corruttivi si sarebbero verificati per pilotare appalti sia presso la Sma Campania, società in house della Regione Campania, sia presso il Comune di Napoli. Oltre Luciano Passariello all’ex consigliere regionale di fratelli d’italia transitato poi in forza italia emersa un’ipotesi di illecita corresponsione di somme di denaro per la campagna elettorale di un consigliere regionale, candidato alle elezioni politiche del 2018 per il rinnovo dei membri della Camera dei Deputati. l’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata notificata a Cosimo Silvestro e Alessandro Soria, dirigenti di Sma: in concorso con due dirigenti del depuratore di Napoli Est avrebbero garantito ad alcuni imprenditori l’affidamento anche in via diretta di lavori di manutenzione del depuratore stesso attraverso lo scambio di mazzette o beni materiali. Ai domiciliari si trovano l’imprenditore Antonio Tuccillo e Agostino Chiatto, dipendente di Sma già distaccato alla segreteria particolare di Passariello. Ha l’obbligo di dimora il dipendente del Comune di Napoli Ciro Migallo, mentre la dirigente Rosanna Zingaretti quello di presentarsi alla polizia giudiziaria. Questi ultimi due, secondo l’ipotesi accusatoria, in servizio presso l’ufficio Gare, avrebbero fatto ottenere agli stessi imprenditori appalti per la manutenzione di immobili comunali e la bonifica di amianto anche sostituendo le buste sigillate delle offerte. In cambio avrebbero ottenuto circa 30.000 euro a gara e Migallo l’assunzione del figlio.