Inchiesta “Dolce Vita”, i legali di Gianluca Festa: “non andava arrestato”
“Da sei mesi assistiamo ad una narrazione monocorde dei fatti: ha parlato sempre la Procura rappresentando così l’unica verità, ma la sentenza della Corte di Cassazione ha posto in dubbio la veridicità della narrazione”. Non usano mezzi termini i legali di Gianluca Festa a due giorni dalla decisione della sesta sezione penale della Corte di Cassazione di annullare le misure cautelari disposte il 18 aprile scorso per l’ex primo cittadino, che il 10 luglio era stato raggiunto da una successiva misura cautelare. In occasione della conferenza stampa dei suoi legali, Gianluca Festa è in prima fila al circolo della stampa di Avellino affiancato da suo fratello Danilo, l’ex sindaco non si sottrae ad abbracci e strette di mano. La sua linea per il momento è quella di non parlare con i giornalisti. Al suo posto lo fanno i suoi avvocati. In città in proprio in queste ore circolavano voci di un suo possibile ritorno a Palazzo di Città come assessore nella giunta Nargi, sua ex vice sindaca, eletta al ballottaggio lo scorso 24 giugno.