Il Comune di Sant’Antonio Abate pronto ad acquisire il Grand Hotel La Sonrisa
Il Grand Hotel la Sonrisa di San’Antonio Abate, meglio conosciuto come il Castello delle Cerimonie, diventato famoso grazie ad un programma televisivo, passa nelle mani del Comune, che ha già avviato l’iter per lo sgombero dei locali. A stabilirlo è stata una sentenza della Cassazione, dopo l’accertamento di abusi edilizi commessi nella struttura. Tutto ha inizio lo scorso 15 febbraio, quando viene disposta la confisca dellarea vasta circa 40mila metri quadrati. Le attività in questi mesi al Castello non si sono mai fermate ed in attesa del deposito della sentenza la famiglia Polese ha versato circa 29mila euro al mese quale quota per la locazione della struttura. A dicembre prossimo il Comune potrà procedere con la valutazione del bene e stabilire cosa ne sarà del Castello: bisognerà scegliere tra la demolizione della Sonrisa o la sanatoria degli abusi. In una nota il Sindaco Ilaria Abagnale sottolinea: “Abbiamo atteso per otto mesi la pubblicazione delle motivazioni della sentenza che ordina la confisca dell’immobile e l’acquisizione a titolo gratuito dell’intera area a patrimonio del Comune. Adesso, con gli uffici comunali sono stati stilati tutti gli atti d’indirizzo per avviare l’acquisizione del bene, in vista del successivo cronoprogramma per liberare immobili e terreni”. L’amministrazione comunale si sta avvalendo della consulenza di due esperti legali esterni all’Ente: per gli aspetti amministrativi è stato nominato l’avvocato Lorenzo Lentini, per quelli di natura penale l’avvocato Marco Campora. Ad oggi, le motivazioni della sentenza emessa dalla Corte di Cassazione lo scorso 15 febbraio con la quale si conferma la sentenza emessa dalla Corte d’Appello nel 2022 non risultano ancora pubblicate, né la sentenza è stata notificata al Comune di Sant’Antonio Abate. “Un ritardo – sottolinea il sindaco Ilaria Abagnale – che ha rallentato le fasi successive relative all’acquisizione. Di concerto con i consulenti nominati, il Comune ha deciso di avviare ugualmente l’iter, tenuto conto che si tratta di una sentenza comunque divenuta irrevocabile.”