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HIV, in Campania dati in aumento secondo il report annuale COA. Coppola (Vanvitelli) lancia l’allarme

Sono numeri poco confortevoli quelli che da poche ore sono stati pubblicati dal COA, il centro operativo AIDS, che ogni anno a ridosso del primo dicembre – giornata mondiale contro l’AIDS, fornisce un dettagliato report sulla diffusione dell’HIV inerente all’anno pretendete. 

In Italia sono 2223 le nuove diagnosi che hanno riportato la presenza  dell’infezione, riscontrando un trend sempre più in crescita dopo l’epoca covid che aveva visto un lieve decremento legato però ad un testing ridotto a causa della pandemia. 

La Campania, con 228 nuovi casi, è la regione dove l’infezione di HIV cresce di più rispetto al livello nazionale. A dirlo è il professore Nicola Coppola, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Vanvitelli che ha lanciato l’allarme sottolineando che la fascia dei nuovi positivi al virus sia in particolar modo quella compresa tra i 25 e i 40 anni. La causa della diffusione resta principalmente il rapporto sessuale ma il danno è da riscontrarsi nella sintomaticità dell’infezione. 

Nel 28% dei casi, continua Coppola, si arriva alla diagnosi quando purtroppo si è già sviluppato l’AIDS. I riscontri tardivi, aggiunge il professore, sono infatti spesso il risultato di una bassa percezione del rischio. Per questo è necessario riportare il tema della prevenzione del HIV al centro di significative campagne di informazione in modo da incrementare la prevenzione dice il professore Coppola, che in conclusione, lancia un appello importante 

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