Giudice di Pace: botta e risposta tra Marigliano e Brusciano, ma il problema resta la convenzione
Con una lettera, a metà strada tra l’appello e la provocazione edificante, il primo cittadino di Marigliano accendere i riflettori sulla situazione Giudice di Pace e su una problematica che insiste da tempo sull’Intero territorio.
Nella missiva inviata al presidente del tribunale di Nola, Paola Del Giudice, il sindaco non ci sta più e ricostruisce le difficoltà consistenti la gestione di un organo che serve 5 comuni. Lo sfogo di Jossa, parte dalla necessità di voler regolarizzare, tramite convenzione, il matenimento dell’ufficio del giudice di pace i cui costi sarebbe sostenuto solo dall’ente mariglianese.
In calce, e con tanto di sottolineatura, chiede al presidente di prendere atto che l’ufficio mandamentale comprendente i comuni di Marigliano, San Vitaliano, Brusciano, Scisciano e Mariglianella abbia competenza esclusiva solo per Marigliano, poiché ad oggi, i comuni, pur dichiarandosi favorevoli all’accordo, non hanno ancora sottoscritto alcuna convenzione.
Giuseppe Jossa, sindaco di Marigliano / 1.38 a 2.33
Jossa fa il punto della situazione, ribadendo quanto, in base all’ultima riforma in atto, il giudice di Pace acquisisca nuovi poteri che rappresentano un’opportunità importante per il territorio, ma ribadisce quanto i costi per il suo efficientamento abbiano necessità di essere condivisi e regolarizzati.
A seguito dell’istanza del sindaco di Marigliano non è tardata la replica dell’amministrazione comunale di Brusciano, ente fondamentale, fino ad oggi, nel mantenimento dell’ufficio che ha destinato in questi anni, per la causa giudice di pace, un suo dipendente a tempo pieno. Nella ricostruzione del vicesindaco, Salvatore Travaglino, la smentita alle parole di Jossa e l’espressa volontà a continuare a contribuire al mantenimento dell’ufficio a patto che si giunga ad una convenzione per un’equa ripartizione dei costi e per poter usufruire di contributi regionali destinati alla causa.
Travaglino fa chiarezza sulla questione e ribadisce come l’ente bruscianese abbia sposato la causa a tal punto da potenziare la risorsa comunale da 32 a 36 ore, proprio in un’ottica di fattiva collaborazione. In un’ultima analisi, l’amministratore dell’ente guidato dal sindaco Romano, ha specificato le motivazioni del mancato rinnovo della risorsa.
Appare quindi chiara la situazione, entrambi i comuni che hanno tenuto a cuore la questione del giudice di pace sono determinati nella sua salvaguardia ma chiedono l’intervento di tutto il mandamento giuridico per fare in modo che un presidio di legalità resti presente sul territorio. Intanto, mentre le udienze sono sospese perché il dipendente comunale di Marigliano sta svolgendo la formazione necessaria per adempiere al compito, è atteso un’importante incontro il 18 febbraio al tribunale di Nola per fare sintesi tra tutti i comuni.