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Giornata di studi ad Avella per il convegno “Alle Sorgenti del Clanio: tra preistoria ed età moderna”

Dove c’è acqua c’è vita e dove la vita scorre porta con sé tradizione e storia.
E di storia Avella ne ha tanta, dalla sua fondazione al Cippuss Abellannus di epoca romana. Un sito archeologico a cielo aperto, tra l’anfiteatro, il castello medievale fino ad arrivare al palazzo baronale del 1500. Le ricerche e le scoperte della cittadina del Mandamento, a metà strada tra Napoli e Avellino, sono state oggetto di studi questa mattina, al teatro biancardi, per il convegno Alle Sorgenti del Clanio: tra preistoria ed età moderna.
L’evento, realizzato con il contributo scientifico della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino, rientra tra le attività in programma nel protocollo quinquennale di intesa siglato lo scorso 16 febbraio tra il Comune di Avella e l’Università del Molise.

L’attività di ricerca resta fondamentale, ha affermato il vescovo di Nola, per porre l’attenzione sulle proprie origini.

La giornata di studi ha avuto anche lo scopo di promuovere la valorizzazione e lo sviluppo turistico del territorio avellano.

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