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G7 della cultura, prima sfida per il neoministro Alessandro Giuli

Manca programma definitivo. Incognita Pompei e ‘grana’ sicurezza

Il passaggio di testimone fra Gennaro Sangiuliano e Alessandro Giuli a capo del ministero della cultura non dovrebbe cambiare date e sedi per il G7. Si attende però il programma definitivo a cui lavorerà già in queste ore il nuovo ministro.

Manca poco al 19 settembre, saranno 3 giorni intensi. Gli occhi del mondo puntati sulla Campania. E’ vero c’è ancora da definire nel dettaglio il programma dell’evento ma arriva in via ufficiosa dal tavolo organizzativo la conferma della visita agli Scavi.

I lavori dei ministri della Cultura con rappresentanza femminile maggioritaria inizieranno nel pomeriggio del 19 al Museo Archeologico di Napoli, per poi spostarsi la mattina del giorno dopo a Palazzo Reale.

Dalle ore 18 del 20 settembre, inoltre, secondo previsione, vi sarà il trasferimento delle delegazioni e la visita agli Scavi di Pompei, con le foto di rito, il concerto dell’Orchestra Scarlatti di Napoli diretta da Beatrice Venezi e poi la cena nella Palestra Grande. Il giorno dopo la conclusione del vertice sempre a Palazzo Reale a Napoli.

«Quando avremo il programma, ci muoveremo», si è limitato a dire il prefetto di Napoli, Michele di Bari, al termine della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltosi ieri nel palazzo di Governo. Da oggi tutto passa nelle mani di Giuli. Tuttavia, da quanto si apprende, gli uomini della sicurezza sono impegnati a esaminare tutti gli aspetti relativi alla visita dei ministri della Cultura dei 7 paesi ospiti e a scandagliare ogni passaggio per garantire la massima tutela degli ospiti. Una valutazione preventiva che già è costata l’esclusione della tappa di Positano.

C’è ottimismo e fiducia al Comune di Pompei riguardo all’ipotesi che la tappa del G7 Cultura agli Scavi possa essere mantenuta. “Aspettiamo con fiducia le nuove disposizioni, auspicando che per Pompei vada tutto per il meglio” ha detto il sindaco Carmine Lo Sapio. Il programma era stato messo in discussione, per quanto riguarda Pompei, dalla presunta fuga di notizie riservate conseguente alla relazione tra l’ex ministro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia, che in una intervista aveva affermato di aver ricevuto una mail con “i percorsi alternativi per i ministri al G7 e il dettaglio dell’organizzazione”.

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