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G7 Cultura, Napoli e Pompei blindate per l’arrivo delle delegazioni. Prima uscita per il Ministro Giuli

Il G7 della Cultura, tanto atteso e che tanto è stato in bilico, dopo il caso Sangiuliano-Boccia, di fatto è già iniziato. La due giorni di lavori del summit, in programma 20 e 21 settembre, ospitato dal neo-ministro Alessandro Giuli, ufficialmente partirà domani ma le delegazioni sono a Napoli già da oggi, accolte con una visita del Museo Archeologico Nazionale. Domani, al termine della prima giornata a Palazzo Reale, gli ospiti stranieri potranno assistere a una visita agli scavi archeologici di Pompei, seguita da un concerto nel Teatro Grande con protagonisti Andrea Bocelli e Carmen Giannattasio, soprano di origine irpina di fama internazionale. 

La Prefettura di Napoli ha disposto che, per motivi di sicurezza, a Pompei domani i visitatori potranno accedere agli scavi unicamente dagli ingressi di Piazza Esedra e Porta Marina, mentre l’ingresso di Piazza Anfiteatro e l’area circostante  non saranno accessibili al pubblico per l’intera giornata. Il Parco, chiuderà alle 17 con ultimo ingresso alle ore 15.30, mentre tutti gli altri siti della Grande Pompei resteranno aperti con gli orari ordinari. In campo c’è un imponente spiegamento di forze dell’ordine, già da questa sera piazza del Plebiscito  transennata e interdetta ai pedoni. Oggi in via dei Tribunali un flash mob di protesta dell’Unione degli studenti, Link coordinamento universitario e Rest Campania network, contro le politiche della cultura privatizzate e inaccessibili. Attivisti hanno protestato anche ieri in piazza del Plebiscito.

L’appuntamento di Palazzo Reale rappresenta la prima uscita del ministro Alessandro Giuli, il successore di Sangiuliano, che ha invitato il suo collega ucraino, Mikola Tochytskyi, a tenere un intervento in apertura dei lavori della ministeriale in programma domani. La tutela e il recupero del patrimonio culturale dell’Ucraina, messo a dura prova dalla guerra scoppiata dopo l’aggressione della Russia, costituisce uno dei temi che saranno discussi nella giornata inaugurale, insieme all’impatto dell’intelligenza artificiale, alla lotta al traffico illecito delle opere d’arte e alla gestione degli effetti dei cambiamenti climatici sui beni culturali. Sabato il ministro Giuli e il vice ministro degli Esteri Edmondo Cirielli si confronteranno con i rappresentanti del Brasile, in qualità di presidente G20, India e Grecia e i vertici di Unesco, Iccrom e Banca Africana di Sviluppo. Dopo sette anni, l’Italia torna a riunire i responsabili delle politiche culturali dei governi G7 per trovare risposte comuni alle principali sfide del settore sulla base dei princìpi e dei valori condivisi. “Napoli cuore pulsante della cultura mediterranea. La nostra città, dice il sindaco Gaetano Manfredi, sarà il centro di confronti e scambi internazionali sul futuro del patrimonio culturale. Una scelta che ci riempie di orgoglio”.

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