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Frana Ischia, la storia di un dramma annunciato – Il punto di vista del presidente Campania SIGEA Sammarco

Eppure era prevedibile. Frane, terremoti e morti. Negli ultimi 16 anni l’isola d’Ischia è stata epicentro di almeno altri tre eventi tragici causati anche dall’aggressione al territorio e in particolare dal fenomeno dell’abusivismo edilizio che ha reso ulteriormente «fragile» la struttura idrogeologica.

Il 30 aprile del 2006 una frana di fango e detriti colpì il monte Vezzi. Una intera abitazione venne spazzata via e a perdere la vita furono quattro persone: Luigi Buono, che faceva il cuoco sull’isola, e le sue tre figlie Anna, 18 anni, Maria, che ne aveva quasi 17 e Giulia, di 13. Duecentocinquanta le persone che furono evacuate.

A distanza di soli tre anni, il 10 novembre del 2009, ad essere colpita fu proprio Casamicciola, la porzione dell’Isola Verde compresa tra Porto e Lacco Ameno. A causa della violenti piogge, dal monte Epomeo si staccò un costone che provocò uno smottamento che trascinò a mare decine di auto e detriti. A perdere la vita fu Anna De Felice, una ragazzina di appena 15 anni. Il fiume di fango investì la strada tra Forio e Ischia Porto, isolando completamente la frazione di Casamicciola che per ore fu raggiungibile solo via mare.

Nel 2017 altro evento che sconvolse l’isola verde La sera del 21 agosto Casamicciola e Lacco Ameno vennero scossa da un terremoto di magnitudo 4.0. che causò la morte di due persone e il crollo di diverse abitazioni. Isola verde ma fragilissima forse mai veramente al centro di interventi seri che potessero prevenire tragedie come quella di stanotte.

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