Forte scossa di terremoto scuote l’alto Casertano: paura e scuole chiuse
Un forte terremoto di magnitudo 3.6 ha scosso questa mattina l’alto Casertano, con epicentro a Roccamonfina. L’evento sismico, registrato dai sismografi dell’INGV alle 7:30, ha provocato paura e disagi nella popolazione locale. Il sisma è avvenuto a 2 chilometri di profondità, e la scossa, avvertita distintamente anche a Sessa Aurunca, Pietravairano e in alcune zone del Napoletano, ha portato alla chiusura delle scuole in diversi comuni della zona, tra cui Roccamonfina, Sessa Aurunca, Carinola, Conca della Campania e altri. Il sindaco di Roccamonfina, Carlo Montefusco, ha attivato lo stato di emergenza e disposto la chiusura degli istituti scolastici per consentire le verifiche sulla sicurezza degli edifici.
Segnalati piccoli danni e nessun ferito: la porzione del tetto di un’abitazione sarebbe crollata. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito poiché la dimora viene utilizzata come seconda casa dai proprietari.
Nei giorni scorsi si sono verificate altre scosse di terremoto, come quella di magnitudo 2.3 registrata a Polla, in provincia di Salerno, mentre i Campi Flegrei proprio tre giorno fa hanno ricominciato a tremare e mettere paura.
Secondo il professor Carlo Doglioni, presidente dell’INGV, il terremoto di questa mattina a Caserta si è verificato all’interno di una struttura tettonica attiva. L’Appennino, infatti, è caratterizzato da un’estensione continua del territorio, che provoca eventi sismici di questo tipo. Sebbene la magnitudo sia relativamente bassa, è importante sottolineare che in Italia si registrano circa duecento terremoti all’anno di magnitudo compresa tra 3 e 4.
Il professor Doglioni ha sottolineato l’importanza di considerare questi eventi come un “vaccino” per la prevenzione, investendo nella costruzione di edifici sicuri e resistenti ai terremoti. Le autorità locali stanno monitorando la situazione e non si registrano al momento danni significativi. Tuttavia, la paura è ancora palpabile tra la popolazione, che ha vissuto momenti di apprensione.
Il terremoto si è sentito anche a Giugliano, Cercola e Secondigliano. A Sessa Aurunca il sindaco ha deciso di chiudere le scuole per effettuare verifiche mentre a Cellole invece e a Mondragone, scuole regolarmente aperte. Istituti chiusi anche a Teano, Carinola e Vairano Patenora.