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Fiera di San Gennaro Vesuviano, sei giorni di festa: presenze record

E’ il momento più atteso dell’anno, da sempre, a San Gennaro Vesuviano. Prodotti ed attrezzi tipici, rievocazioni storiche, approfondimenti culturali, spettacoli, valorizzazione del territorio e perfino la posa della prima pietra nel cantiere che ospiterà la nuova scuola per gli studenti dell’istituto Caravaggio: c’è tutto questo dentro la Fiera di San Gennaro Vesuviano che si celebra dal 1613. Fu il Marchese Scipione Pignatelli, signore di Palma e Lauro, a trasformare  la festa in onore di San Gennaro in una Fiera che fu subito indicata come modello organizzativo per l’intero territorio vesuviano.  Giunta alla 411 edizione, la Fiera di San Gennaro non solo si è tramandata fino ai giorni nostri, ma si è anche adeguata ai tempi, quest’anno la firma di un protocollo per la tutela e la valorizzazione della storica  manifestazione da parte di ventitré Comuni del territorio oltre che della Città Metropolitana di Napoli. Stile contemporaneo che però non rinuncia a rievocare il canovaccio del passato quando la manifestazione veniva coordinata dal  “Catapano”, il maestro di  Fiera investito dall’ autorità feudale.

Tra i momenti più attesi la solenne celebrazione liturgica  nella chiesa conventuale, presieduta dal vescovo di Nola Francesco Marino e dal parroco don Aniello Nappi.

Il convento francescano è diventato anche la location della cerimonia di investitura del Catapano che ha preceduto la processione di San Gennaro, patrono della città ed il corteo storico per le strade cittadine.

Poi il taglio del nastro da parte del sindaco di San Gennaro Vesuviano, Antonio Russo con il Catapano Enrico La Marca, artigiano del ferro, il presidente del comitato Fiera Antonietta Carbone e la madrina della Fiera Michela Di Mauro. Ricco il programma della manifestazione da non perdere.

Si è esibito in concerto Franco Ricciardi, poi momento dedicato al cabaret e alla presentazione di libri. Degustazioni di prodotti tipici con un focus dedicato al pesce azzurro ed alla Dieta Mediterranea declinato attraverso show cooking con chef stellati e  convegni e poi mostre ed esposizioni sulle arti ed i mestieri antichi del territorio. 

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