Festeggiamenti scudetto: tiene il piano sicurezza nel capoluogo partenopeo, a Casoria grave una ragazza di 20 anni investita da un’auto piombata sulla folla
Il piano sicurezza per la festa scudetto, forse anche grazie alla prova generale di domenica scorsa, si è rivelato efficace e un grande plauso va fatto al senso di responsabilità, dimostrato dai tifosi. Lo ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, unitamente al prefetto partenopeo Claudio Palomba. Ma considerata la fiumana di gente presente in città c’è sempre un bilancio da stilare, che parla di 203 feriti: arma da taglio, lesioni lacero contuse per incidenti o cadute, traumi cranici, persone assistite per attacchi di panico, crisi asmatiche per inalazione fumogeni, traumi oculari per colpi o petardi, fratture del setto nasale, overdose di cocaina. I botti killer hanno portato un 49enne dal quartiere San Carlo Arena e un 19enne di Crispano in ospedale, con il giovane che purtroppo nell’esplosione dei botti ha perso alcune falangi. In via Bracco, a Napoli, due giovani di 18 e 20 anni, nel tentativo di fare inversione di marcia con la moto per allontanarsi da un posto di blocco, hanno investito un carabiniere. Il militare e il giovane centauro, risultato sprovvisto di patente e con veicolo privo di assicurazione, sono stati dichiarati guaribili in 5 giorni. In piazza Garibaldi è stato arrestato un senegalese di 33 anni. L’uomo era armato di una pistola a salve, quando i carabinieri gli hanno chiesto di consegnare l’arma, ha colpito con un pugno al volto uno dei militari. C’erano anche le piazze della provincia a festeggiare il terzo scudetto del Napoli e purtroppo a Casoria, in via Pio XII, una Fiat Stilo è finita sul marciapiedi davanti alla caserma dei carabinieri travolgendo quattro persone, di età compresa tra i 20 e i 31 anni, tra queste una ragazza di 20 anni ancora ricoverata, in pericolo di vita, presso l’ospedale di Frattamaggiore per un trauma cranico ed emorragia cerebrale. L’uomo alla guida avrebbe anche abbandonato l’auto per fuggire a piedi ma è stato rintracciato poco dopo e denunciato.
