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Elezioni: a Nola in quattro per la carica di primo cittadino

Con la chiusura ufficiale delle liste avvenuta oggi alle ore 13, prende forma definitiva il quadro politico in vista delle elezioni amministrative del 25 maggio a Nola. Sono quattro i candidati a sindaco che si contenderanno la fascia tricolore, accompagnati da una serie di liste che disegnano uno scenario variegato e complesso, specchio delle tensioni e degli accordi delle ultime settimane.

Antonio Ciniglio corre con la Lista Gelso, puntando su un progetto civico nato nelle ultime fasi della preparazione elettorale. Una candidatura che si propone di intercettare il voto di chi cerca un’alternativa fuori dalle logiche tradizionali dei partiti.

Andrea Ruggiero guida invece la coalizione più ampia, espressione del fronte civico-progressista che ha lavorato a lungo per costruire un progetto unitario. Sono ben sette le liste che lo sostengono: Solo per Nola, Per Nola, Più Nola Oltre, Fare Democratico per Nola, Nola sul serio, Nola Bene Comune, Nola Popolare

Sul fronte del centro-destra, Maurizio Barbato scende in campo con il sostegno di Fratelli d’Italia. La scelta di FdI di presentarsi con il proprio simbolo rappresenta un segnale di coerenza rispetto alla volontà di ricostruire il centro-destra tradizionale dopo le esperienze fallimentari delle ultime giunte a trazione civica.

Chiude il quadro Agostino Ruggiero, candidato per il Partito Socialista Italiano. Una presenza che punta a rappresentare la tradizione socialista in città, cercando uno spazio politico tra i grandi schieramenti.

La fase di costruzione delle coalizioni è stata particolarmente travagliata, segnata da ritiri, ripensamenti e cambi di strategia dell’ultimo minuto. Emblematico il caso di Giuseppe Tudisco, inizialmente indicato come candidato civico di area progressista, che ha poi scelto di ritirarsi dalla corsa, denunciando – insieme ai Giovani Democratici – l’imbarbarimento del dibattito politico e la prevalenza di logiche di potere su quelle di contenuto.

Si apre così un mese decisivo, che dovrebbe essere dedicato ai programmi, alle idee, al confronto vero su come affrontare le grandi questioni della città: sviluppo urbanistico, gestione dei servizi, rilancio del centro storico, politiche sociali e culturali. Temi concreti che finora sono rimasti sullo sfondo, soffocati da strategie, veti incrociati e operazioni di sopravvivenza politica.

Accanto ai programmi, sarà decisivo il tono del confronto: Nola ha bisogno di una politica che sappia parlare di futuro, non di spartizioni. La campagna elettorale che si apre oggi sarà il banco di prova per capire se davvero esiste la possibilità di voltare pagina, o se anche questa volta tutto si ridurrà a una lotta di bandiere.

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