Torre Annunziata – Droga, estorsioni e armi: 17 arresti nel rione Poverelli
Ci sono anche i baby pusher, quelli costretti dai genitori a fare consegne perchè insospettabili e sicuri ad eludere i controlli, nell’inchiesta che questa mattina ha fatto scattare la retata al rione poverelli di Torre Annunziata.
Lo spaccio di droga al centro di tutto che non si fermava nemmeno se la rete di spacciatori era costretta ai domiciliari, ma anzi comodamente da casa gestivano flussi di denaro e droga. I Carabinieri di torre annunziata coordinati dalla procura torrese hanno cosi arrestato questa mattina 17 persone.
Per loro accuse di spaccio, estorsione, detenzione di armi per un totale di 60 capi di imputazione. E’ tutto partito dall’indagine, avviata nel dicembre 2018, dopo il ferimento a colpi d’arma da fuoco di un uomo, risultato essere un acquirente di stupefacenti, avvenuto all’interno del rione popolare ”Poverelli”.
Le investigazioni, portate avanti fino al marzo 2019, permisero di documentare un numero considerevole di cessioni di droga a numerosi acquirenti provenienti da tutta la provincia napoletana.
“Il provvedimento cautelare – spiega il procuratore Nunzio Fragliasso in una nota – trae origine da una richiesta cautelare rinnovata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata a seguito delle pronunce del tribunale del Riesame di Napoli che, nel mese di settembre 2022, aveva annullato l’analoga precedente ordinanza cautelare emessa nei confronti degli attuali indagati, per carenza di autonoma valutazione da parte del gip del tribunale di Torre Annunziata”.
La riprova che l’attività investigativa, fatta di intercettazioni e pedinamenti, aveva un peso. Per questo motivo che la procura ha potuto riformulare gli stessi capi d’accusa alle stesse persone, i tre gruppi famigliari a capo dello spaccio nel popoloso rione.