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Dopo il sequestro di Capri, a Sorrento continuano le anomalie legate alle E-Bike. Sequestrate 32 biciclette veloci come scooter

Confusione e ancora irregolarità per le questioni riguardanti il fenomeno delle e-bike che spesso, secondo i recenti dati, superano il limite di velocità consentito e raggiungono i livelli dei motorini. Le molte trasgressioni al codice della strada e le modifiche alle batterie appositamente “truccate” hanno portato i carabinieri della penisola sorrentina ad incrementare i controlli quotidiani, alla luce anche delle 27 biciclette non a norma sequestrate a Capri qualche settimana fa. E proprio a Sorrento, delle 40 due ruote, ispezionate con la preziosa collaborazione di personale della Motorizzazione civile di Bari, dotata di una piattaforma per le verifiche tecniche, 32 sono risultati non a norma. 

Dovrebbero infatti essere 25 i km/h massimi che le bici elettriche possono raggiungere. 

Limite questo, imposto dalla legge, per differenziare il velocipede di ultima generazione dallo scooter. Superata questa soglia si prevede, come tutti i ciclomotori: l’immatricolazione, la polizza assicurativa, la patente specifica e il casco. 

Tra quelle sequestrate qualcuna era dotata di manetta per l’accelerazione, altre arrivavano a velocità superiori ai 40 kmh. Dei centauri controllati e sanzionati, molti hanno dichiarato di non conoscere questa limitazione rimarcando la linea sottile tra la non conoscenza della norma e l’irregolarità. Il totale delle contravvenzioni sfiora i 160mila euro, con multe salatissime per chi non ha la bici conforme alle normative della CE.

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